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6.0 Accreditamento e certificazione

“La qualità è l’ossigeno che ci manca, e se l’Italia è in asfissia è perché da troppi anni respiriamo mediocrità.”

MICHELE SERRA

Perdura in alcune persone, ancora oggi, la convinzione che gli accertamenti di laboratorio, e quindi anche quelli di genetica forense, siano attività praticamente di tipo automatizzato. Si accende una macchina, si mette dentro il campione, si preme un tasto e lo strumento dà la risposta. In qualche modo quindi il laboratorio è visto come un «buco nero» che inghiotte gli oggetti da esaminare emettendo, all’esito delle analisi, un referto incontestabile.

Avere chiaro il senso della Qualità e dunque di termini quali Accreditamento e Certificazione aiuta quantomeno a riportare alla realtà una mentalità errata. Niente di più lontano dalla realtà e non solo per quanto attiene alla materia del DNA; i processi penali nei quali sia stata effettuata una revisione critica delle fasi analitiche dovrebbero aver definitivamente spalancato gli occhi anche ai più distratti.

Va sempre più affermandosi, a sottolinearne la peculiarità, la condizione che vede nascere o evolvere laboratori dedicati al settore della genetica forense. Unità indipendenti da quelli di biologia e genetica molecolare. Una realtà del resto ben conosciuta dalle Forze di polizia che, negli anni, hanno istituito e rafforzato le loro strutture di analisi scientifiche in diverse città.

Accreditamento e certificazione

I laboratori istituzionali sono indicati con gli stemmi della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

Con la stella rossa sono indicati i laboratori degli istituti di alta specializzazione, universitari, ospedalieri, privati.

I nuovi laboratori che saranno accreditati in futuro sono consultabili sul sito Accredia.

Del resto, l’evoluzione della normativa che disciplina la Banca dati del DNA e la necessità di adesione agli standard dell’accreditamento e della certificazione non consentono compromessi. C’è effettivamente un passaggio reale da una concezione di tipo artigianale, nella quale alcuni laboratori hanno adattato le proprie strutture per conseguire risultati minimi. A una di tipo professionale, secondo approcci razionali basati su parametri effettivi. Già fin dalla fase di strutturazione di un laboratorio di genetica forense sono necessarie infatti precauzioni peculiari. In particolare per il controllo delle contaminazioni, ma anche per la riservatezza delle attività, oltre alle garanzie riguardo alla custodia dei reperti da sottoporre a prova. Nell’ultimo libro che ho scritto, Profili di Qualità, ho cercato di raccontare come può nascere un laboratorio accreditato. Un’espienza certamente unioca, ma ripetibile in diversi contesti.

L’accreditamento ISO 15189

I laboratori medici – mi riferisco in particolare a quelli di analisi cliniche – mantengono il controllo sulle strumentazioni disponibili. Queste sono sottoposte continuamente a validazioni interne, con curve di calibrazione e carte di controllo. Gli esami sono quindi accurati.

L’accreditamento è quindi una grande conquista anche nell’ambito medico. La provincia di Trento ne è un esempio. Qui la conquista è stata l’accreditamento ISO 15189 per i propri laboratori medici, una svolta veramente innovativa!

Accreditamento e certificazione

“”Con la deliberazione odierna – spiega l’assessore Stefania Segnana – confermiamo e ampliamo a ulteriori attività laboratoristiche, fra cui l’anatomia patologica, il modello dei laboratori pubblici e privati accreditati, ospedalieri e ambulatoriali, che prevede l’accreditamento secondo lo standard ISO 15189.

A livello nazionale, solo la Provincia autonoma di Trento ha reso obbligatorio questo modello di accreditamento, rilasciato dall’Ente Unico Nazionale ACCREDIA, che costituisce pre-requisito obbligatorio per ottenere, o mantenere, l’accreditamento istituzionale da parte della Provincia, grazie al quale un laboratorio medico pubblico o privato, ambulatoriale o ospedaliero opera per conto del Servizio sanitario provinciale.

Vale la pena poi evidenziare – prosegue l’assessore – che la nostra rete dei laboratori pubblici è supportata da una capillare presenza di punti prelievo su tutto il territorio provinciale ed è articolata in servizi di Medicina di laboratorio di base collocati presso tutte le strutture ospedaliere dell’Azienda sanitaria, ovvero presso gli ospedali di Arco, di Borgo Valsugana, di Cavalese, di Cles, di Rovereto, di Tione e di Trento. I laboratori specialistici e il servizio di Genetica medica, sono collocati presso il Santa Chiara”, conclude Segnana”.

Fonte Ufficio Stampa  della Giunta provinciale
Piazza Dante, 15 – 38122 TRENTO (IT)
www.ufficiostampa.provincia.tn.it – uff.stampa@provincia.tn.it